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Intervista a Maria Chizzali, Home Systems Consulting

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Gestire l’integrazione con l’obiettivo di rendere semplici sistemi complessi: questa è la mission di Home Systems Consulting S.p.A., una giovane azienda del milanese, per far evolvere ogni ambiente domotico al massimo del comfort, della sicurezza e dell’efficienza energetica.

 

La visione di Home Systems Consulting S.p.A, società di ingegneria specializzata nella progettazione e realizzazione di soluzioni integrate per la domotica, è quella che una casa debba essere molto di più di un semplice insieme di mura ed impianti.

Con l’ingegnere Maria Chizzali esploriamo come l’integrazione ad alto livello portata avanti da questa azienda di Milano possa essere estremamente flessibile, in un’ottica di sempre maggiore aderenza al mercato e, allo stesso tempo, all’avanguardia, consentendo di arricchire gli ambienti di riferimento con un prodotto semplice ed efficiente.

“Perché un sistema sia semplice, qualcuno deve occuparsi della difficoltà. Il nostro ruolo è quello di integrare e ridurre la complessità dei sistemi che concorrono a rendere un ambiente tecnologico e funzionale,” spiega Chizzali.

“Siamo partiti con l’idea che la domotica avesse bisogno di integrazione, perché le tecnologie e i sistemi installati sono tanti e farli funzionare separatamente è scomodo e difficile. L’integrazione consente di mettere insieme prodotti di aziende diverse ed è sempre più importante offrire al cliente la possibilità di scegliere la soluzione di mercato più adatta a ogni specifica situazione.”

Basandosi infatti sulle diverse tecnologie disponibili, dal controllo illuminazione all’automazione, dalla climatizzazione alla videosorveglianza, antintrusione e sistemi audio/video, l’azienda ha creato il supervisore HSYCO, che permette di gestire, in locale e in remoto, tutte le funzioni di automazione tramite un’unica interfaccia Web, personalizzabile ed accessibile da qualsiasi computer, telefonino o dispositivo come iPhone, iPod touch e iPad.

“Dal punto di vista tecnico, invece di fare integrazione via bus la facciamo con il supervisore e non produciamo hardware. Uscendo dalla logica del bus, l’integrazione è data dal controllo e quindi la scelta diventa automaticamente più ampia,” spiega Chizzali, che aggiunge anche che il sistema supporta circa il 95 percento dell’offerta di mercato corrente.

“Cercando di parlare tutte le lingue dei dispositivi che integriamo, riusciamo a rendere il loro funzionamento comprensibile per tutti gli utenti a cui ci rivolgiamo.”

La chiave del successo di questa azienda, fondata nel 2007, è quindi la gestione della complessità tecnologica dei sistemi, che riesce ad essere tradotta in semplicità di utilizzo. “La relativa semplicità delle soluzioni che proponiamo deriva da un’avanzata tecnologia che si occupa di fare il lavoro più complesso. C’è una grande quantità di sofisticato software dietro alle funzioni più semplici,” commenta Chizzali.

Alcuni esempi di questo approccio sono evidenti nella sezione “progetti speciali” dell’azienda, che si occupa, ad esempio, dellʼintegrazione e controllo di sistemi scenografici, coordinando luci, suono e immagini in progetti che uniscono alla tecnologia anche un elevato grado di estetica e stile.

Nel letto di ultima generazione Hi-Can, ad esempio, HSYCO è il silenzioso e invisibile gestore delle funzioni di automazione, di illuminazione, di motorizzazione delle tende laterali e dello schermo per proiezioni, del controllo degli apparati audio-video e dell’integrazione con i sistemi di entertainment. Nella Mercury House One (MHO) invece – 45 metri quadri di energia mobile e solare adatta a qualsiasi ambiente, clima o superficie – HSYCO permette la gestione totale dell’automazione presente, dalle luci alla musica, fino alla videosorveglianza.

Il progetto Metamorphosis, o teatro mediatico per eventi, è interamente riconfigurabile via software, consentendo a questo spazio-evento ed ex-garage di trasformarsi in ristorante, area congressi, ma anche luogo adatto a mostre, feste e sfilate di moda.

Le sue diverse tecnologie, dall’illuminazione ai dispositivi scenografici variano a seconda dell’uso che ne viene fatto. Se lo spazio è allestito come sala ristorante, ad esempio, l’illuminazione sarà più d’ambiente e la musica di sottofondo, mentre i 18 schermi proiezione offrono una decorazione personalizzabile. Se invece lo spazio deve ospitare una sfilata di moda, si attiva la “passerella digitale,” con effetti come fruscianti foglie che si spostano o pesci che nuotano via all’avanzare delle modelle.

“Noi gestiamo tutto il coordinamento di quello che viene installato, dalla consolle audio alle luci, dal sistema di proiezione alle telecamere,” spiega Chizzali. “Questo tipo di integrazioni sono tecnologicamente più impegnative e anche il coordinamento risulta tecnicamente più complesso, ma la grande forza del nostro sistema è di essere scalabile, quindi flessibile e adattabile.”

Chizzali conclude con uno sguardo al futuro, a quali sfide restino aperte per gli operatori di home technology. Per Home Systems Consulting, è sempre più importante far capire quanto il proprio ambiente di controllo, il software, sia diverso dalle altre proposte domotiche.

“Per noi è fondamentale arrivare a spiegare cosa ci differenzia dagli altri operatori di mercato. A noi va bene che vengano sviluppati altri sistemi di controllo, perché la nostra competenza e capacità è proprio quella di metterli insieme,” commenta.

“Nel futuro, spero che l’azienda venga finalmente percepita come un partner per tutti i produttori di domotica, piuttosto che come avversario,” conclude.

 

Marta falconi

 

Per maggiori informazioni:

www.cea-thm.com

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