Domotica Labs ha da alcuni mesi trasferito la propria sede in un nuovo spazio appositamente progettato: chiediamo a Claudio Caldera di raccontarci gli aspetti più interessanti di questa avventura.
Come sapete, abbiamo iniziato le attività del 2017 nella nostra nuova sede di Fossano, una struttura di più di 500 mq progettata attorno alle esigenze logistiche e lavorative dei nostri dipendenti e dei visitatori, concepita come un “villaggio” di spazi condivisi che suddividono e collegano le diverse aree di lavoro.
A sei mesi dal nostro insediamento, possiamo iniziare a trarre le prime conclusioni sugli investimenti fatti per l’efficientamento energetico e per una gestione ottimale dell’edificio.
Qual’è stato il punto di partenza? Che difficoltà avete incontrato?
Il punto di partenza della ristrutturazione è stato il “classico” capannone industriale, realizzato alcuni anni fa con canoni ben lontani dall’eccellenza in termini di efficienza energetica.
Isolamenti ed impianti erano inadeguati alle nostre esigenze, anche perché il nostro impiego è prevalentemente assimilabile ad uffici, e questo tipo di immobile è solitamente concepito per ospitare attività produttive o magazzini, con requisiti in termini di comfort ben differenti.
Stato degli spazi prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione
Quali sono state le scelte progettuali e impiantistiche relativamente a comfort e climatizzazione?
Ovunque è stato possibile, abbiamo adottato le soluzioni migliori per aumentare l’isolamento termico rispetto all’esterno, con un cappotto interno e con la sostituzione dei lucernari; quelli originali apportavano infatti un grande contributo in termini di illuminamento naturale, ma a prezzo di una elevata dispersione termica.
Interventi di isolamento nella fase di ristrutturazione
Dal punto di vista impiantistico, abbiamo completamente rifatto gli impianti di riscaldamento e raffrescamento, abolendo completamente il gas in favore di una soluzione basata su pompa di calore. La macchina (una Clivet a due compressori da 25kW elettici di potenza di picco) assicura la climatizzazione in tutte le stagioni con un’elevata efficienza, coadiuvata da due recuperatori di calore a flussi incrociati che assicurano il ricambio d’aria con il minimo scambio termico con l’esterno.
All’interno degli spazi di lavoro, sono state scelte tre distinte soluzioni: nell’area adibita ad uffici amministrativi e direzionali sono presenti diffusori ad alta induzione installati nel controsoffitto, che assicurano un elevato comfort termico con il minimo movimento d’aria, ed una ridotta stratificazione (ovvero, la differenza di temperatura tra pavimento e soffitto è di pochissimi gradi).
Nel grande spazio open-space, viceversa, la climatizzazione è assicurata da due canali microforati a pulsione, che assicurano un elevato comfort termico evitando anche in questo caso la stratificazione, visto che il soffitto è alto quasi 5 mt, e consentono di lavorare con temperature di mandata dell’acqua decisamente contenute.
Le aree di lavoro open-space sono climatizzate con canali microforati a pulsione
Infine, all’interno delle “casette” adibite a sale riunioni, i classici fan-coil, opportunamente mascherati all’interno dell’arredo, rappresentano la soluzione ideale per raggiungere in fretta il comfort climatico, essendo utilizzate in modo non continuativo.
In ogni ambiente è installata una sonda combinata KNX di temperatura, umidità e CO2, con le quali controlliamo i ventilconvettori per riscaldamento/raffrescamento, la velocità dei recuperatori per la gestione della CO2 e una batteria sulla mandata del recuperatore per il controllo dell’umidità d’estate.
E’ andato tutto liscio o…
Dobbiamo ammettere che i primi giorni di operatività sono stati piuttosto complicati, soprattutto per via delle immancabili problematiche di avviamento di un impianto articolato come questo.
Inizialmente, anche per mancanza di tempo, abbiamo implementato strategie di regolazione decisamente “approssimative”, che non ci permettevano un controllo preciso, con conseguente impatto negativo sia sul comfort che sui consumi elettrici.
Grazie anche al supporto di progettisti e impiantisti, che ci hanno aiutato ad identificare e risolvere gli iniziali malfunzionamenti, e all’attività di monitoraggio e di ottimizzazione delle strategie di gestione dell’impianto, nell’arco delle prime due settimane la situazione era già decisamente migliorata.
E la domotica? Come avete implementato il vostro sistema di supervisione?
Ovviamente gli impianti termico ed elettrico sono completamente automatizzati, con una dorsale KNX per la gestione in campo e apparecchiature per il controllo della regolazione termica (ed il monitoraggio dei consumi) su tecnologia Modbus, il che ci assicura un controllo assoluto ed un controllo in tempo reale su ogni singolo parametro di lavoro. Il tutto è riportato su un IKON SERVER, che coordina e gestisce tutti gli impianti (compresa videosorveglianza e sistema antintrusione) consentendoci un monitoraggio continuo, anche “fuori orario”, ed un continuo aggiustamento dei parametri di lavoro dei sistemi tecnologici.
Di fondamentale importanza per l’ottimizzazione delle strategie di termoregolazione (che abbiamo realizzato all’interno di un PLC interfacciato con IKON) è il monitoraggio delle grandezze di lavoro delle macchine nei diversi ambienti; il grafico seguente mostra ad esempio il tracciamento in tempo reale di temperatura ambiente, setpoint e temperatura di mandata dei diffusori, che mette bene in evidenza come questi sistemi, una volta raggiunto il regime termico desiderato, operino con delta di temperatura molto ridotti rispetto alla temperatura ambiente (e conseguenti consumi molto ottimizzati).
Monitoraggio delle temperature nei vari ambienti di lavoro
Il monitoraggio dei consumi elettrici viene effettuato tramite diverse tipologie di apparecchiatura: nei quadri principali sono installati misuratori trifase interfacciati con IKON tramite protocollo Modbus, mentre le utenze elettriche minori sono controllate in modo puntuale grazie alle nostre prese WIFI ELEKTRA, di facilissima installazione, che oltre a permettere il controllo di ogni apparecchiatura da app, si integrano perfettamente nella gestione energia di IKON.
Monitoraggio e ottimizzazione dei consumi
Ovviamente nelle prime fasi di esercizio di un impianto come questo, è necessario capire l’effetto di diversi approcci, come ad esempio la scelta della temperatura di mantenimento notturno e nei weekend, da bilanciare in relazione non solo ai consumi nelle fasi di mancato utilizzo dell’edificio, ma anche all’apporto energetico necessario (ed all’anticipo di accensione dell’impianto) per riportarlo in temperatura.
Utilizzerete anche energie rinnovabili?
I dati che abbiamo raccolto nei primi mesi, sebbene non rappresentativi di un intero anno di esercizio, ci sono serviti per dimensionare un impianto fotovoltaico, che verrà ultimato nelle prossime settimane, in tempo per il “boom” del fabbisogno energetico estivo per il raffrescamento.
Come ben sapete, rispetto al passato (in cui in virtù degli incentivi statali si tendeva a massimizzare a superficie coperta dai pannelli, a prescindere dal proprio fabbisogno) oggi è importante dimensionare correttamente l’impianto, puntando al massimo autoconsumo dell’energia prodotta.
Nel nostro caso, il consumo principale nei periodi invernale ed estivo è dato dalla pompa di calore, il cui utilizzo prevalente è durante il giorno. Grazie all’integrazione con IKON tramite protocollo Modbus, possiamo regolare la sua potenza massima di lavoro in modo dinamico, modulando l’orario in cui essa lavora: già nei mesi invernali, pur in assenza dell’impianto fotovoltaico, abbiamo riscontrato un miglioramento dei consumi limitando la potenza…
… e facendola lavorare in modo più continuativo durante il giorno:
In presenza dell’impianto fotovoltaico, acquisendo la potenza disponibile in tempo reale, implementeremo in IKON una strategia per limitare la potenza della pompa di calore “inseguendo” l’apporto dato dal sole, massimizzando di conseguenza l’autoconsumo e cercando, per quanto possibile, di far lavorare l’impianto a costo zero.
Avete integrato qualche altra tecnologia?
Abbiamo privilegiato innanzitutto il dialogo tra il sistema domotico e gli apparati di sicurezza, in modo da garantirci la massima protezione dell’immobile, potendo beneficiare nel contempo della comodità derivante dalla possibilità di automatizzare accensioni, spegnimenti e regolazioni climatiche in base alla presenza di personale ed allo stato di inserimento del sistema di antintrusione.
Stiamo poi da mesi facendo “da cavia” a nuovi apparati che abbiamo recentemente introdotto, e introdurremo nei prossimi mesi, sul mercato: in primo luogo le prese WIFI ELEKTRA, di cui abbiamo già parlato, ed una nuova gamma di misuratori elettrici, con logiche evolute di analisi dei consumi, perfettamente integrati nella piattaforma IKON.
Il nostro team sta poi lavorando a diverse soluzioni IOT, orientate anche all’industria 4.0, che utilizziamo noi in primis non solo in quanto banco di test, ma per verificare la loro funzionalità ed utilità nei nostri stessi processi produttivi, prima di proporli ai nostri clienti.
Tutte queste tecnologie devono poter dialogare con un linguaggio comune ed essere integrate nelle nostre piattaforme di supervisione; riteniamo infatti che questo sia uno dei fattori distintivi e competitivi rispetto ai molteplici prodotti sul mercato, che raramente sanno “fare sistema”.
Puoi anticiparci qualche altra novità?
Al di là delle ottimizzazioni energetiche, che proseguiranno nei prossimi mesi, e degli immancabili adattamenti alle esigenze sempre in continua evoluzione, è in corso una trasformazione importante dell’immobile da sede mono-azienda a “contenitore” multi-funzionale.
Nei prossimi mesi prenderà vita infatti “SPAZIO RED”, ovvero uno spazio non solo dedicato ad ospitare il nostro personale e le nostre apparecchiature (che, almeno in una fase iniziale, avranno comunque un peso importante), ma in grado anche di accogliere altre aziende, professionisti e privati, che siano alla ricerca di uno spazio creativo in cui non solo svolgere il proprio lavoro, ma anche condividere e scambiare idee, soprattutto in ambito IT e IOT.
SPAZIO RED sarà infatti anche un coworking, nel quale speriamo di poter ospitare giovani “forze nuove” dando loro l’opportunità di lavorare in un contesto tecnologico, stimolante e più economico rispetto ad un ufficio proprio.
Spazio Red è aperto alle visite?
Anche se la transizione a spazio multifunzionale non è ancora completata, siamo già sin dall’insediamento strutturati per accogliere chiunque sia interessato a venire a trovarci e scoprire cosa facciamo. Abbiamo già accolto nei mesi scorsi gruppi di studenti delle scuole superiori del territorio con più di 40 ragazzi alla volta: se siamo sopravvissuti a queste “invasioni”, siamo pronti a tutto!
Per maggiori informazioni e per fissare un appuntamento:
www.domoticalabs.com