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ANIE/ANIMA: la ripresa dell’edilizia passa dalla tecnologia.

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L’attenzione del mercato nei confronti degli impianti tecnologici degli edifici è in continua crescita. Boom degli impianti per il risparmio energetico

Nel corso dell’incontro organizzato da ANIE a Milano, è stata illustrata la ricerca “L’innovazione delle tecnologie impiantistiche nel mercato delle costruzioni” che prevede a medio termine una crescita del 47,7% per gli impianti ad alto contenuto tecnologico. E’ stato inoltre presentato il “Progetto BITECH (Building Intelligent Technology)“. Il convegno si è svolto il 27 Marzo 2015 nella Sala delle Colonne del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci”. 

 

LA RICERCA:

In un mercato dell’edilizia che negli ultimi anni ha registrato una pesante sofferenza, l’impiantistica elettrica, elettronica e meccanica continua invece a registrare un trend crescenteFra il 2008 e il 2014, il settore delle costruzioni nel suo complesso ha perduto, a valori correnti, il 17%.

Nello stesso periodo, la spesa destinata agli impianti nelle nuove costruzioni è invece passata da un peso percentuale del 9,8% sul costo di costruzione globale di un fabbricato a un peso pari al 14,4%, dimostrando così il ruolo progressivamente crescente degli impianti nell’edilizia, sia quelli di tipo elettrico ed elettronico che quello di tipo meccanico.

A dimostrarlo sono i numeri dell’Osservatorio Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di  Mercato per l’ Edilizia e il Territorio) elaborati insieme ad ANIE (Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche) e ANIMA (Federazione nazionale dell’industria meccanica).

Le tecnologie elettrotecniche ed elettroniche rappresentate in ANIE e le tecnologie meccaniche rappresentate in ANIMA che si rivolgono al mercato delle costruzioni hanno una importanza rilevante all’interno del mondo delle costruzioni edili ed infrastrutturali. Esse hanno realizzato nel 2013 un fatturato congiunto di circa 46 miliardi di euro, di cui 23 miliardi nel mercato nazionale.

 

Gli investimenti in costruzioni ed edilizia nel 2014 hanno rappresentato un mercato da 103 miliardi, a cui si aggiungono 36, 3 miliardi di manutenzione ordinaria.

L’Osservatorio, nel monitorare le dinamiche dei fatturati delle diverse famiglie di prodotti si è posto, fra gli obiettivi, anche quello di misurare la differenza fra gli aggregati che includono elementi di innovazione e quelli di tipo più tradizionale, mettendoli in relazione con gli investimenti in costruzioni. In altri termini si sono comparati i fatturati delle diverse famiglie di prodotti con le risorse investite complessivamente nei comparti di destinazione di tali prodotti.

Entrando nel dettaglio delle diverse famiglie di prodotti, si può osservare la crescita tendenziale di quelle tecnologie con un maggiore contenuto di innovazione. In particolare, la crescita si riscontra soprattutto nelle nuove tecnologie e nei prodotti per la sicurezza, il risparmio energetico e il benessere.

Ed è proprio il settore del risparmio energetico che negli ultimi sei anni ha registrato un vero e proprio boom. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio tra il 2008 e il 2014 il settore dell’illuminazione – sorgenti Led è cresciuto del 577% fino a quota 2,81 milioni di euro; quello degli impianti fotovoltaici è salito del 55% con una capacità installata di 7.300 MW. Il trend è stato positivo anche per domotica (+34% a 368 milioni di euro), pompe di calore in gruppi refrigeratoricompressione condizionatori d’aria e di acqua (+20% a 472 milioni di euro),sistemi antintrusione (+4% a 7,68 milioni); sistemi tecnologici di prevenzione incendi (+2,2% a 2,35 milioni).

L’elaborazione condotta sulle tecnologie elettrotecniche ed elettroniche, nelle quali è più facile distinguere la componente innovativa da quella tradizionale, mostra un progresso ancora più evidente: ad un calo del mercato di riferimento fra il 2008 e il 2014, pari al -27,3%, le tecnologie con maggiore spazio di innovazione (illuminazione, domotica e sicurezza) hanno registrato una diminuzione di solo il 7,5%.

Un’ulteriore lettura interpretativa delle dinamiche dei mercati, in particolare riferiti alle tecnologie meccaniche, fornisce ulteriori spunti di analisi. Se si osservano le dinamiche del fatturato interno (Italia) con quello proveniente dalle esportazioni, si può verificare un andamento assolutamente migliore – in relazione anche ai mercati edilizi di riferimento – nella domanda estera.

Prendendo a riferimento l’aggregato dei prodotti della tecnologia meccanica con maggiori componenti innovative si registra fra il 2009 e il 2014un calo del fatturato interno del -8% ed un aumento del fatturato derivante dalle esportazioni del +14%. Ed entrambi i settori di destinazione (vedi i grafici riportati più avanti), nello stesso periodo hanno registrato una perdita: del -11% (a valori correnti) il settore delle costruzioni italiano e del -4.5% quello europeo (che rappresenta il maggior bacino di domanda estera).

 

E’ il caso delle tecnologie per il trattamento delle acque primarie, dove un buon risultato interno si accompagna ad un ancora miglior esito delle esportazioni: 2009-2014 mercato Italia: +14%Esportazioni: +29%. Ancora più evidente negli impianti di climatizzazione 2009-2013:mercato Italia: -8% ed Esportazioni  +13%, negli infissi motorizzati: 2009-2014: mercato Italia: +1% Esportazioni: +8%, negli impianti termici 2009-2014: mercato Italia: -12% Esportazioni: +16%.

E’ pertanto evidente che l’accoglienza all’estero dei prodotti italiani più innovativi è maggiore che in Italia.  Forse meno evidenti sono le cause alla base di questa differenza. Il ruolo, per esempio, dei diversi attori coinvolti nella filiera, oppure delle prescrizioni dell’apparato regolamentativo,  o altri ulteriori fattori che rallentano i processi innovativi.

 

Le tecnologie elettrotecniche, elettroniche e meccaniche costituiscono  uno dei principali driver di innovazione tecnologica per il settore delle costruzioni e il processo edilizio, l’abitare e il vivere urbano. Sono il motore di un processo in atto che renderà nei prossimi venti anni il mondo degli impianti, attraverso l’applicazione dell’elettronica e della meccanica all’edificio e alla casa, il vero protagonista di una fase di radicale innovazione e cambiamento nei prodotti edilizi e nei modi di abitare.

Nessuno più pensa all’edificio come solo e semplice involucro, perché l’evoluzione ci porta a vedere il building come un “sistema” in cui i diversi impianti evolvono e si integrano per fornire agli utenti condizioni di vita ottimali e sostenibili di tutte le funzioni e i servizi disponibili. In questo contesto sarà la sinergia tra le varie tecnologie a fare da traino.

 

Gli scenari a medio termine evidenziano dinamiche di crescita interessanti. In termini reali, dal 2015 al 2020 si prevede una crescita del 15,7% del valore della produzione nel settore delle costruzioni in Italia con una crescita del 33,1% del mercato dell’impiantistica in generale.

L’impiantistica a più alto grado di innovazione invece crescerà del 47,7%. Percentuale che potrebbe salire al +69% in caso di rimozione dei freni di natura burocratica ed economica che attualmente vincolano pesantemente la crescita.

L’edificio è un oggetto sempre più complesso al cui interno si integrano diverse tecnologie che comunicano tra loro e con lo spazio in cui sono inserite – commenta Claudio Andrea Gemme, Presidente ANIE Confindustria. – La nostra industria è in grado di proporre in questo campo le soluzioni più avanzate al mercato. Secondo le statistiche, gli edifici consumano oltre il 40% di tutta l’energia elettrica prodotta: anche per questo stiamo lavorando molto come Federazione ANIE per inserire le nostre proposte nel GREEN ACT, il documento di indirizzo strategico che il governo si appresta a scrivere per rimettere la crescita sostenibile al centro della ripresa. Non può esistere alcun Green Act senza il contributo della componente tecnologica che noi come industria produciamo e che può portare risparmio ed efficienza energetica a tutti i livelli. Questo è il nostro contributo per rimettere il Paese sul sentiero della crescita. Noi ci crediamo.

“Come ANIMA stiamo seguendo con attenzione tutte le iniziative del Governo dedicate al settore dell’Edilizia e della Green Economy – afferma Alberto Caprari, Presidente della Federazione ANIMA – assicurando il nostro supporto in termini di proposte e riflessioni su tutto quanto riguarda le soluzioni per l’efficienza energetica e l’uso delle fonti rinnovabili (specialmente termiche ed idroelettriche in cui il nostro Paese è tra i leader), per dare un contributo fattivo a uno sviluppo positivo dell’economia, della sostenibilità ambientale e del modello sociale ed urbano nel nostro Paese. Il Progetto Bitech vuole essere un esempio concreto dell’impegno dell’Industria Italiana delle tecnologie”

 

IL PROGETTO BUILDING INTELLIGENT TECHNOLOGY (BITECH) DI ANIE E ANIMA: il ruolo della tecnologia nell’edificio 

Il settore delle costruzioni è stato per lungo tempo un colosso dell’economia basato su tecniche costruttive eccessivamente tradizionali; da alcuni anni però si sta avviando un significativo processo di industrializzazione e di evoluzione tecnologica.

L’edificio moderno è diventato un oggetto sempre più complesso, al cui interno si integrano diverse tecnologie, che crescono e si diffondono molto rapidamente, con un fattore di crescita annuo a doppio zero. Si può parlare di una maturazione esponenziale e non lineare, simile a quello che è avvenuto per la telefonia mobile.

Il mondo delle costruzioni deve interrogarsi sui cambiamenti in atto e divenire esso stesso promotore dell’innovazione.

Il sistema “edificio-impianto” deve essere studiato in maniera puntuale: non basta progettare correttamente l’involucro, serve progettare e dimensionare opportunamente gli impianti.

Nella consapevolezza che il mercato richiede sempre più soluzioni complessive di sistema, ANIE, Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche, ed ANIMA, Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica varia e affine, hanno dato vita al progetto congiunto BITECH, Building Intelligent Technology, che si propone di:

  • evidenziare il ruolo centrale delle tecnologie impiantistiche nell’edificio moderno;
  • sottolineare il valore crescente dell’integrazione funzionale nell’evoluzione smart degli edifici;
  • contribuire a definire policy sostenibili per il new building e la riqualificazione dell’installato esistente, secondo criteri di efficienza energetica, sicurezza, fruibilità e comfort, interconnessione;
  • potenziare il valore dell’edificio quale «nodo intelligente» di una «rete intelligente» (smart building in smart city)

 

ANIE ed ANIMA all’interno del Sistema Confindustria danno voce a un’ampia base di piccole, medie e grandi aziende e le due Federazioni rappresentano 96 miliardi di fatturato aggregato, pari al 6,2% del PIL Italiano, e 610mila addetti. Sono comparti manifatturieri con alta propensione all’export tanto che oltre il 53% del fatturato è realizzato oltreconfine.

 

I Focus del Progetto BITECH

  • evidenziare che le Soluzioni Tecnologiche e Impiantistiche dell’edificio attualmente costituiscono i reali elementi di valorizzazione del building sia per la dinamicità sia per la flessibilità tipica delle tecnologie stesse;
  • ricercare un Linguaggio Comune per far “dialogare” le tecnologie dell’edificio tutte assieme, contemporaneamente, per essere in grado di modulare le diverse funzioni e calibrare il singolo intervento tecnologico in sinergia con tutti gli altri impianti e apparecchi dell’edifico ;
  • tendere con decisione verso nuovi livelli di efficienza energetica: i singoli prodotti e impianti aggregati in un unico contesto edilizio non riescono oggi a integrarsi perfettamente, limitando la massima potenzialità che potrebbero raggiungere.

 

L’edificio moderno sta diventando sempre meno prescindibile dalle tecnologie in esso contenute. L’indagine affidata a Cresme, Centro Ricerche Economiche Sociali di mercato per l’edilizia e il territorio, conferma il valore dell’innovazione anche nel settore delle tecnologie per l’edilizia che da accessorio all’edificio stanno assumendo sempre più un ruolo di traino per il settore, soprattutto per quel che riguarda la riqualificazione e il recupero delle costruzioni esistenti.

 

Gli obiettivi del Progetto BiTech

  • creare Valore per il settore dell’edilizia, per chi ristruttura, per chi realizza le opere e per chi vi lavora. Lo sviluppo dell’edilizia ha un impatto positivo e immediato nella creazione di Valore sul territorio;
  • sviluppare ulteriormente la cultura della Sostenibilità, economica ed ambientale, a tutti i livelli. A partire dall’ambiente domestico e dai luoghi di lavoro e produzione è possibile fare efficienza energetica e ridurre al minimo l’impatto ambientale degli edifici, grazie alle tecnologie;
  • offrire i massimi livelli di Comfort raggiungibili in diversi contesti climatici, morfologici e abitativi per consentire ad un numero sempre maggiore di individui l’accesso alle migliori condizioni di sviluppo sociale possibile.

 

Sono traguardi ambiziosi, ma raggiungibili, nei quali crede ogni impresa rappresentata da ANIMA e ANIE. Perché chi realizza questi prodotti, impianti, soluzioni e tecnologie è ben conscio delle potenzialità che già oggi potremmo raggiungere facendo sinergia, lavorando insieme, puntando ai medesimi obiettivi. Il futuro in molti casi lo abbiamo già tra le mani, ma non riusciamo a metterlo in connessione con la nostra vita quotidiana.

 

 


 

ANIE Confindustria – Associazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche, con oltre 1.200 aziende associate e circa 410.000 occupati, rappresenta il settore più strategico e avanzato tra i comparti industriali italiani, con un fatturato aggregato di 56 miliardi di euro (di cui 29 miliardi di esportazioni). Le aziende aderenti ad ANIE Confindustria investono mediamente in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia 

ANIMA – Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine – Organizzazione industriale di categoria che in seno alla Confindustria rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 200.000 addetti per un fatturato di 40 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 58% (dati riferiti al pre-consuntivo 2014).

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni:

Ufficio Stampa
Confindustria ANIE
Tel. 02.3264/211/202
www.anie.it
ufficio.stampa@anie.it

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