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Il mercato dell’integrazione tra elettronica e IoT

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I dati di mercato Assodel sull’Integrazione evidenziano una spinta forte verso l’IoT e un clima di ottimismo per il 2018. La formazione sarà protagonista

L’incontro periodico di Assodel, tenutosi il 14 dicembre, è stato l’occasione per verificare come lo sviluppo dello IoT abbia dato all’elettronica una nuova centralità nella filiera dell’integrazione delle tecnologie e soluzioni per le Home e Urban technologies. I dati relativi al terzo trimestre 2017 hanno reso evidente anche con i numeri questa tendenza. E i progetti per il 2018 seguono questa indicazione del mercato, mettendo la formazione in primo piano.

L’analisi
I dati, innanzitutto. Dal panel degli associati, il terzo trimestre 2017 mostra innanzitutto che il comparto progressivamente cresce, si profila meglio e soprattutto rappresenta sempre più nitidamente l’integrazione tra lighting, domotica e sicurezza.

Che anno è stato quello che si avvia alla conclusione? Per comprenderlo si deve partire dal 2016, che aveva evidenziato un ottimo trend, con una crescita del 20,3% rispetto all’anno precedente. Nel primo e secondo trimestre 2017 la tendenza di crescita c’è stata, seppure più contenuta: il primo con un +5,3% il secondo con +14,4%, positivi certo ma non travolgenti come l’anno precedente, che aveva segnato rispettivamente un +22,5% (Q1) e un +32% (Q2).

Si arriva al Q3 2017, che segna +35%. Questa media però, espunta dalle performance estemporanee, riporta a un più contenuto +7,1%. Si può quindi parlare di un quadro a macchia di leopardo per questo mercato, soprattutto se confrontato con la performance dell’analogo periodo 2016 (+23,7%).

Le ombre sono evidenziate particolarmente dalle aziende che hanno una gamma incentrata su soluzioni di sicurezza tradizionale basati sull’anti intrusione. Cresce invece chi propone soluzioni integrate di videosorveglianza oppure soluzioni innovative e legate all’IoT. In positivo si segnalano le proposte che hanno puntato maggiormente all’integrazione, evidenziato specialmente dall’ottimo andamento (+25%) di chi, su questo aspetto, ha puntato a prodotti di elevato livello specifico.

Per quanto riguarda invece la morfologia del mercato, per il panel Assodel, il 2017 è stato l’anno del sorpasso del wireless sulle soluzioni tradizionali “filate”. Oggi il primo rappresenta il 55%, il secondo il 45%.

La fotografia “cattura” inoltre altre forme del mercato, che manifesta ancora un rapporto tradizionale tra aziende e clienti finali: il 60% del fatturato delle aziende è ancora conseguito grazie alla intermediazione degli installatori, rapporto che cresce, come pure quello dei system integrator, oggi al 30%. Dalla distribuzione passa oltre il 75% del ricavo.

Ulteriore aspetto rilevante è la crescita progressiva e sensibile del mercato della riqualificazione edilizia, oggi al 66%: era il 51% nel 2016 e aveva raggiunto il 60% nel primo semestre dell’anno in corso. Il mercato derivante da nuove costruzioni si attesta al 34%, pur dando segnali lusinghieri di ripresa dopo anni di calo. In ogni caso è il retrofit il mercato che fornisce il contesto dell’integrazione, composto da abitazioni di dimensioni medio-piccole e nelle quali l’installatore ha ancora una forza piuttosto importante. In termini di tecnologie nel building, videosorveglianza e security giocano la parte del leone nella smart home: infatti, con il 77% (era il 43% nel 2016) contano sulla fetta più importante delle tecnologie installate.

 

Incontro-assodel -14-12-2017

 

Crescono la fiducia del mercato e il ruolo dei distributori specializzati
Veniamo ora a come viene percepito il mercato dagli attori. C’è fiducia? Guardando al panel, essa è complessivamente aumentata dall’inizio dell’anno, forse perché cresce a livello percentuale anche la percezione di una ripresa strutturale, seppur timida, del mercato delle nuove costruzioni.

In termini di fiducia è certamente interpretabile il dato riguardante la visione del distributore specializzato come partner affidabile: sempre più sono le aziende che lo considerano un interlocutore importante. Non solo: è sempre più percepito come un’alternativa alla standardizzazione della progettualità del distributore tradizionale.

L’IoT evidenzia il suo ruolo di fil rouge della filiera, che dall’elettronica arriva alla progettazione. È sempre più importante non tanto per il suo aspetto tecnologico, pure cruciale, quanto per la capacità di far dialogare tra loro soluzioni e attori.

 

La parola ai protagonisti
Fatta la disamina del mercato, è il momento di confronto tra gli ospiti dell’incontro. Quanto emerge è una sostanziale convergenza con quanto emerso. «L’IoT e in generale l’integrazione è il futuro di molte opportunità di business – esordisce Marco Sopranzi, di Allegion – Lo noto, per esempio, nella crescita esponenziale e rapida del controllo accessi e la possibilità di gestione da remoto. In questo mondo vi confluiscono attori tradizionali e non solo. Vincerà la sfida chi saprà attuare la gestione integrata della sicurezza». Anche Gianpaolo Monti, di BTicino conferma la tendenza: «L’integrazione sta prendendo piede. Il nostro obiettivo nel prossimo futuro è sviluppare un’interfaccia particolare verso l’IoT. C’è una sempre maggiore apertura del mercato, in termini di protocolli e sistemi. E c’è sempre maggiore bisogno di formazione». L’impressione prevale, passando anche da chi opera nella comunicazione. Lo testimonia Luigi Passerini, di Domotica.it: «La mia impressione è che l’integrazione stia prendendo piede non solo nel comparto industriale, ma anche a livello consumer. Ben venga anche il Do It Yourself, specie se poi viene voglia di passare a qualcosa di più evoluto e che richieda l’intervento di chi sappia realizzare un progetto integrato».

Ciò che avviene oggi è comunque frutto di un intenso lavoro svolto dagli attori della filiera, come Luigi Signori, di Domotica Labs: «Al momento c’è curiosità nel capire come questi trend si attueranno. Molto di quanto sta accadendo è un’evoluzione di quanto già molti di noi attori ha realizzato. Ora si sta giungendo al momento in cui c’è un effettivo riscontro sull’utente finale.».

La percezione che le cose stanno evolvendo positivamente la segnala anche Giovanni Grauso, di Home Innovation: «La diffidenza è passata, la curiosità prevale e l’intenzione all’acquisto c’è. Chi ha lavorato da anni, investendo nel know how nel settore oggi sta cogliendo i frutti. E il system integrator, cui ci rivolgiamo principalmente sa che è imprescindibile oggi integrare. Anche il B2b si sta consolidando nella sua crescita».

Alexandre Durand, di Delta Dore ricorda una visione “profetica”, avuta anni fa: «coniammo qui il termine “inform-elettrico”, evidenziando la necessità di connessione, unendo intelligenza informatica ed elettronica. Ora c’è bisogno di IoT e d’integrazione per connettere quanto già presente in casa e ampliarlo ulteriormente».

 

Necessità di formazione e ruolo di Assodel
Da questi stimoli deriva la necessità di diffondere queste idee, interpretando e anticipando i trend e trasformandoli in servizi per le aziende. Ed è qui che si sostanzia il ruolo di Assodel, associazione che vive attraverso le idee e i desideri che gli associati esprimono e che, mediante Tecno, si impegna a tradurre gli stimoli ricevuti in progetti con iniziative ad ampio raggio. Iniziative che non possono prescindere dalla necessità di un’evoluzione e aggiornamento formativo da parte dei professionisti dell’integrazione, che a giudizio ancora una volta del panel denotano un livello insufficiente di conoscenza e formazione. L’80% delle aziende intervistate ha infatti giudicato non adeguata la formazione degli installatori, ancora eccessivamente legati alle tradizionali soluzioni tecnologiche. La risposta allora può arrivare da un percorso strutturato e coerente, come SmartPRO. Un’opportunità di qualificazione professionale che a oggi è stata colta da circa 3500 operatori qualificatisi. Numeri considerevoli, che però hanno necessità di crescere perché l’integrazione ha sempre più bisogno di attori capaci di tradurre le opportunità in reali soluzioni.

 

 


SmartPRO
SmartPRO non nasce solamente come risposta ad un’esigenza di mercato: è la stessa Europa a volerlo. Infatti entro il 2020, l’Europa ha fissato per tutti i Paesi obiettivi di efficienza energetica, tra cui l’obbligo di creare una forza lavoro qualificata nel settore edile. BRICKS è il progetto europeo che in Italia mira a riqualificare tutti gli operatori del settore, quindi anche gli impiantisti.

In risposta alle linee guida del progetto BRICKS, nel febbraio 2017 esce la UNI CEI TS 11672, norma che definisce i requisiti relativi all’attività di coloro che operano sui sistemi di automazione di edifici, definiti BACS (Building Automation Control System).

SmartPRO è il percorso di Tecno (ente di formazione accreditato) per la promozione di questa qualifica professionale; un percorso formativo a 360° che si struttura in corsi base in preparazione al test finale e corsi specialistici, che approfondiscono tematiche di sei specifici settori: Illuminazione, Sicurezza, Sistemi e integrazione, Impianti, Multimedia e Clima ed energia.

L’esame testa le conoscenze in ambito di integrazione domotica e consiste in una prova di cinquanta domande da completare online in trenta minuti. Una volta qualificati, gli installatori diventeranno installatori esperti e potranno essere facilmente trovati attraverso il sistema di geolocalizzazione, che mostra – oltre a nome, cognome e indirizzo- anche il livello di competenza nei diversi settori.

L’obiettivo di Tecno è quindi quello di creare un bacino di installatori competenti e aggiornati sulle novità del mercato, che sappiano trasformare le necessità dei clienti in realtà e in opportunità per le aziende. Grazie a SmartPRO, inoltre, gli installatori esperti possono mettere in evidenza le loro competenze, distinguendosi dalla moltitudine.

Scopri di più su SmartPRO!

 

Per maggiori informazioni:

www.assodel.it

Consorzio Tecnoimprese scarl
redazione@tecnoimprese.it
(+39) 02 210111243

 

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