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Intervista a Claudio Caldera, CEO di Domotica Labs

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1) Nel giro di un decennio DomoticaLabs è passata dal ruolo di start-up a quello di società leader in Italia nell’innovazione del settore domotico. Quali sono state le tappe fondamentali di questo percorso? E che cosa vi distingue dalla concorrenza?

Quando siamo nati, dieci anni fa, eravamo solo noi 3 soci, e lavoravamo letteralmente in una soffitta; diciamo quindi che non eravamo in condizioni molto diverse dai garage in cui sono nati ben più noti colossi Americani… Speriamo porti fortuna!

In quegli anni il settore domotico era poco conosciuto – anche tra gli addetti ai lavori – e noi stessi vi eravamo entrati in contatto grazie a un progetto che si avvaleva di questa tecnologia. A quell’epoca non esistevano soluzioni di supervisione software “pensate” per l’utilizzatore finale, abbiamo pertanto deciso di colmare questo “gap” sviluppando un supervisore sicuro, affidabile e “user friendly”.

La scelta ricadde sulla tecnologia web come “interfaccia utente” e Linux come piattaforma, il che comportò immediatamente la necessità di identificare un hardware su cui installarlo: non era infatti pensabile costringere i clienti a dotarsi di un PC con questo sistema operativo. Quello che sembrava inizialmente un punto debole – ovvero la necessità di fornire un “pacchetto” hardware + software – si rivelò in realtà un punto di forza: era il primo passo per industrializzare un vero e proprio prodotto, molto più affidabile di un software da installare sul computer del cliente, in quanto esente da problemi quali virus e incompatibilità con altri software.

 

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Ascoltando le le critiche – tanto quanto gli incoraggiamenti – dei nostri primi clienti, IKON SERVER, il nostro webserver di supervisione, ha più volte “cambiato pelle” per adeguarsi alle evoluzioni non solo in termini di funzionalità e prestazioni, ma anche del contesto tecnologico in cui doveva operare. IKON SERVER si è plasmato intorno alle rivoluzioni del mondo tecnologico – mobile in primis – tanto che smartphone, tablet e wearable rappresentano attualmente il canale privilegiato dai nostri clienti per gestire in mobilità le funzioni dell’edificio intelligente.

Nonostante le tante evoluzioni, IKON SERVER si è mosso sempre nella direzione di una maggiore affidabilità e versatilità: dal punto di vista hardware siamo passati dai mini-PC industriali a una piattaforma embedded; dal punto di vista software, siamo riusciti a vincere la sfida imposta dall’avvento dei dispositivi mobili rimanendo fedeli alla tecnologia web grazie all’avvento di HTML5 e del cosiddetto “sviluppo ibrido”, su cui si basano le nostre app per i principali sistemi operativi mobili.

Altro caposaldo delle nostre scelte – in termini di tecnologie domotiche – è stato lo standard KNX, che tutt’oggi rappresenta il principale standard mondiale per il controllo di case ed edifici nonché quello che offre la massima compatibilità con i dispositivi presenti sul mercato. Alla tecnologia KNX abbiamo affiancato una vasta gamma di protocolli proprietari attraverso ci gestire svariati apparati tecnologici, sistemi di sicurezza e di distribuzione audio/video, attraverso i rispettivi protocolli proprietari. Mi riferisco, ad esempio a MODBUS – utilizzato per la raccolta dati e l’automazione di impianti tecnologici, anche e soprattutto in ambito di termoregolazione – e MyHOME, il diffusissimo sistema domotico di BTicino / Legrand, che ci ha permesso di ampliare il mercato per le nostre soluzioni di supervisione.

 

2) Tre applicazioni concrete del vostro sistema domotico Ikon Server che potrebbero stupire gli scettici e persuadere chi è titubante ad investire sulla domotica.

Senza dubbio una delle tematiche più sentite è quella legata all’efficienza energetica dell’edifico e al monitoraggio dei consumi, attraverso una precisa rilevazione ed elaborazione dei dati, facilmente intuibili dall’utente. Essere consapevoli dei propri consumi è il primo passo per ottimizzare le risorse energetiche della casa e ridurre gli sprechi. Lasciatemi passare il paragone con le diete, peraltro di attualità in questa stagione da “prova costume”: solo una buona consapevolezza del proprio stile di vita permette di impostare un percorso serio e duraturo di riduzione del proprio peso (e non a caso hanno molto successo le app che aiutano a monitorare calorie, attività fisica etc…).

Altrettanto importante è la versatilità e flessibilità di un sistema intelligente che ti segue ovunque tu sia, permettendo il controllo simultaneo di ogni aspetto dell’edificio, anche da remoto tramite smartphone e tablet. E’ difficile percepire – senza aver provato la “user experience” di IKON e della domotica – quanto queste numerose funzionalità e comfort aiutino a migliorare sensibilmente la sicurezza e la qualità della vita. Per fare un paragone immediato, quanti di noi comprerebbero oggi un’autovettura EURO 2 senza aria condizionata, alzacristalli elettrici, sistemi elettronici di sicurezza, bluetooth etc… ? Ecco, un edificio con impianti tradizionali è questo: semplicemente vecchio.

 

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Per non parlare dell’investimento in un sistema aperto al futuro, non solo in termini di evoluzioni tecnologiche, ma anche di esigenze: un immobile realizzato o ristrutturato oggi, deve “guardare avanti” di decenni, nei quali invecchieremo, potremo avere problemi di salute (tocca ferro!), o anche semplicemente necessità differenti. La predisposizione ad ausili tecnologici (non necessariamente già installati oggi) sarà sicuramente di aiuto ad affrontare il futuro in modo più autonomo e sereno.

 

3) Il continuo progresso tecnologico corrisponde ad un interesse crescente per le infinite possibilità di “controllo” della propria casa. La domotica è sempre più accessibile o è ancora un lusso per pochi eletti? A chi consiglierebbe vivamente di valutare l’integrazione di un impianto domotico?

Come ho detto prima, un edificio con impianti tradizionali è il passato da un punto di vista tecnologico, ma drammaticamente il presente guardando le statistiche di installazione, soprattutto nel nostro Paese. Purtroppo la filiera delle figure professionali che concorrono alla realizzazione degli impianti di un edificio, è ancora troppo legata a sistemi tradizionali e abitudini consolidate, anche perché queste nuove tecnologie implicano anche un “rimettersi in gioco” che richiede tempo ed energie.

Le tecnologie sono ormai molto consolidate (basti pensare, ad esempio, che quest’anno ricorrono i 25 anni della tecnologia KNX) ed estremamente affidabili; i componenti sono facilmente reperibili e i costi, soprattutto se rapportati all’intero investimento immobiliare, ampiamente gestibili per la maggior parte dei clienti, e più che giustificati dai benefici che la domotica può portare.

Ma il vero punto di forza di un impianto domotico è la possibilità di plasmarlo sulle esigenze del cliente; per rendere un edificio “intelligente” e beneficiare delle potenzialità di IKON SERVER ci sono tante soluzioni differenti: è sufficiente una dotazione “base” di ingressi/uscite per automatizzare la maggior parte delle funzioni, gestendole in totale flessibilità ed autonomia con un qualunque dispositivo già in possesso. Per rispondere quindi alla domanda… lo consiglierei a tutti!

 

4) Quale impatto sta avendo sul settore domotico l’avvento di Internet of Things? Quali gli scenari futuri?

IOT (questo l’acronimo di Internet Of Things) è una delle “parole magiche” del momento, mi verrebbe da dire quasi “di moda”. Come sempre capita in queste fasi iniziali di una nuova tecnologia, c’è ancora molta confusione ed incertezza, soprattutto sulle tecnologie e sugli standard di comunicazione che prevarranno sul mercato.

Se da un lato è innegabile che nei prossimi anni assisteremo ad una moltiplicazione dei dispostivi connessi ad internet, d’altro canto non si sa ancora esattamente cosa faranno, e soprattutto come comunicheranno tra di loro e con gli altri sistemi tecnologici; le “big companies” stanno cercando di imporre il proprio standard, forti della loro presenza sul mercato soprattutto nel mercato consumer (non è necessario che io faccia nomi, vero?), ma è difficile immaginare che essi diventeranno dei veri e propri standard, a meno che “si mettano d’accordo” e convergano su un unico linguaggio (come d’altronde fecero a suo tempo le società fondatrici di KNX).

 

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Al momento il panorama che si profila, almeno per il prossimo futuro, è una invasione di “gadget” ognuno con la propria app, che difficilmente interagiranno con altri dispositivi per creare una “rete connessa” realmente in grado di offrire servizi utili, soprattutto moltiplicando con la loro azione sinergica il potenziale del singolo dispositivo. Le proposte di aggregazione di molteplici “brand” non mancano, oltre alle iniziative dei colossi dell’informatica (che giocano in solitaria); vedremo quali di queste avranno la meglio sul mercato…

Per fortuna le librerie offerte a noi sviluppatori (le cosiddette “API”) da questi sistemi, salvo eccezioni (e chi è nel settore, può immaginare a chi mi riferisco), sono simili tra di loro e relativamente semplici da integrare, soprattutto in un sistema versatile come il nostro IKON. Stiamo già lavorando per inserire nel nostro supervisore il supporto ad alcuni dispositivi “smart” che abbiamo identificato e provato nei nostri laboratori, che potrebbero rappresentare un reale valore aggiunto per i nostri clienti, se fatti interagire con le altre funzioni domotiche… Dal nostro punto di vista, quindi, direi che IOT è un’ottima opportunità per la sempre maggiore diffusione della tecnologia all’interno degli edifici, che comporterà un crescente bisogno di un “coordinatore” come il nostro IKON SERVER.

 

5) Quali sono gli step da fare per le persone interessate all’installazione di un sistema domotico?

In primo luogo, contattateci; la nostra rete vendita, costituita da figure competenti e professionali, saprà guidarvi nell’identificazione delle giuste tecnologie e, soprattutto, figure professionali a cui affidarsi.

Questi sistemi, infatti, necessitano di una progettazione e installazione ad opera di professionisti qualificati, con cui noi interagiamo per realizzare le migliori soluzioni; un impianto domotico è infatti un “abito su misura”, che va cucito in base alle specifiche esigenze (anche di budget) del cliente. Queste tecnologie, se non correttamente configurate, possono portare a risultati mediocri o, peggio, non funzionanti a dovere; la professionalità è quindi fondamentale, non solo per installatori, progettisti ed architetti, ma anche per i produttori dei componenti che si va ad installare, in termini di assistenza e supporto post-vendita.

Per questo motivo noi andiamo fieri di offrire al mercato un prodotto progettato e realizzato interamente in Italia, di cui siamo quindi in grado di dare supporto a 360°, e cerchiamo di “fare rete” con i nostri installatori e system integrator, per assicurare il massimo in termini di formazione, aggiornamento continuo e assistenza.

 

Per maggiori informazioni:

Domotica Labs S.r.l.
Via Marconi, 26/A 12040 Genola (CN)
Tel: +39 0172 689043
Fax: +39 0172 503114

vendite@domoticalabs.com
www.domoticalabs.com

 

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