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Smart Home & Building, l’edificio intelligente risparmia energia

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Un’applicazione su tre per la gestione dell’energia, ma anche sicurezza, manutenzione impianti, assistenza alla persona e monitoraggio dell’integrità degli edifici. Utenti ancora diffidenti.

Milano, 7 marzo 2012 – Le mura domestiche e l’edificio delimitano l’ambiente con cui ciascuno è a più stretto contatto. Per questo motivo, le applicazioni di Smart Home & Building rivestono una particolare importanza per l’Internet of Things, sia in termini di occasioni di utilizzo, sia per il fatto che si pongono come interfaccia tra l’individuo e le applicazioni di Smart Metering, Smart Grid e Smart City.

L’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano ha realizzato un approfondimento sul tema, analizzando 54 progetti avviati in Italia e all’estero, per un totale di 143 applicazioni.

Il panorama di applicazioni in ambito Smart Home & Building è ampio e variegato. Ci sono soluzioni “tradizionali” e ormai consolidate, ma la maggior parte dei progetti recenti è ancora allo stadio sperimentale e ha come denominatore comune la gestione dell’energia. Tra le soluzioni consolidate e diffuse da tempo si segnalano le applicazioni a scopo di Security (videosorveglianza, antintrusione, gestione accessi) e di Manutenzione impianti (rilevazione guasti, gestione delle attività di manutenzione ordinaria). Più evolute ma meno diffuse quelle di Gestione Scenari (ad esempio di climatizzazione, illuminazione, irrigazione).

È però l’Energy management a fare la parte del leone: su oltre 140 applicazioni individuate in Italia e all’estero ed avviate negli ultimi 5 anni, ben una su tre ha tra le sue finalità la gestione delle risorse energetiche in ambito industriale e, soprattutto, residenziale. Sull’onda di tale interesse in Italia sono nati tra fine 2010 e inizio 2011 alcuni consorzi (Energy@Home, Home Lab) e progetti (ad esempio e-Cives) volti a studiare soluzioni per “abitare in modo sostenibile”, dal punto di vista energetico e sociale: business case che dovrebbero sfociare in progetti pilota nel corso del 2012.

Uno dei fattori che accomuna i progetti più “evoluti” è il ruolo attivo dell’oggetto intelligente: i diversi smart objects all’interno della casa sono in grado di parlare tra di loro e, se necessario, acquisire informazioni esterne per organizzarsi autonomamente in un’ottica di risparmio energetico. “Gli ‘ingredienti’ dell’Internet of Things, ovvero interoperabilità, standard di comunicazione e raggiungibilità degli oggetti, acquisiscono pertanto decisiva importanza per consentire la nascita e diffusione delle applicazioni. Questo si riflette nella natura dei consorzi stessi, che vedono il coinvolgimento di diversi attori della filiera e, talvolta, di enti di ricerca pubblica”, affermano Giovanni Miragliotta e Angela Tumino, Responsabili della Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things.

Altri ambiti di impiego sono l’Assistenza alla persona, con soluzioni per la rilevazione di anomalie comportamentali e per il monitoraggio delle patologie, e la Safety, con soluzioni per il monitoraggio dell’integrità strutturale e la prevenzione di infortuni in ambiti prevalentemente industriali, come cantieri e grandi impianti. La possibilità di correlare informazioni diverse, come la localizzazione di mezzi e persone con parametri ambientali, incrementerà di molto l’efficacia delle nuove soluzioni, che però sono ancora allo stadio iniziale del percorso di sperimentazione.

Il consumatore, soprattutto per applicazioni di Smart Home, percepisce ancora la tecnologia come distante e complessa. Nonostante il concetto di domotica non sia nuovo, la diffusione di tali soluzioni è un processo lento, legato a ristrutturazioni e nuove costruzioni, spesso influenzato negativamente dalla percezione di una tecnologia ostica e costosa. Soprattutto in ambito residenziale permane una certa diffidenza verso implementazioni domotiche che vadano oltre la sorveglianza o il controllo remoto della climatizzazione. I due Focus Group condotti durante la Ricerca – rivolti a capifamiglia – hanno mostrato come le funzionalità meglio percepite riguardino l’Energy management, la Security e la Gestione scenari, in quanto è più facile comprenderne il funzionamento o percepirne i benefici (risparmio sui consumi, sicurezza e comfort rispettivamente); la componente tecnologica invece pone preoccupazioni per gli alti costi, la manutenzione e l’affidabilità.

 

Alcuni esempi di ambiti consolidati:

  • Safety (continuità del servizio) – CLINICA COLUMBUS – Milano: Monitoraggio e gestione integrata degli impianti (elettrico in primis) per garantire continuità di servizio.
  • Energy management (riduzione consumi) – INTESA SAN PAOLO: Monitoraggio dei consumi elettrici presso le principali filiali del gruppo per introdurre azioni correttive volte al raggiungimento di obiettivi di risparmio energetico.
  • Gestione scenari – GRAND HOTEL SAVOIA – Genova: Gestione dell’illuminazione della facciata esterna (presentazione hotel) e degli ambienti interni (sale multifunzione) tramite scenari.
  • Allarmi antintrusione, gestione accessi e videosorveglianza – MUSEO DELLA VITA CONTADINA: Installazione domotica per la gestione del museo con diversi obiettivi tra cui garantire la sicurezza della mostra stessa tramite controllo accessi e videosorveglianza.

 

Alcuni esempi di ambiti sperimentali:

  • Safety (monitoraggio gas pericolosi) – POLITECNICO DI TORINO: Monitoraggio fughe di gas all’interno dei laboratori del Dipartimento di Scienze dei Materiali e Ingegneria Chimica (DISMIC) tramite rete di sensori wireless, riposizionabili in base alla disposizione dei macchinari.
  • Assistenza alla persona – CASA SATELLITE (CUNEDI e ANSAFF): Realizzazione di particolari unità abitative “smart” per utenti affetti da sindrome di Down con l’obiettivo di “educare” l’ospite per il raggiungimento dell’autonomia personale e sociale.

 

Alcuni esempi di ambiti embrionali:

Energy management (elettrodomestici intelligenti) – BEAWARE: Progetto europeo per il monitoraggio dei consumi domestici in real time a livello di singola apparecchiatura tramite rete di sensori wireless (WSN). L’obiettivo è la creazione di consapevolezza sui consumi energetici e l’educazione degli utenti alla loro riduzione.

Assistenza alla persona (profilazione utente) – CASSIEL: Utilizzo di sensori ed elettrodomestici intelligenti per rilevare comportamenti anomali per l’assistenza alle persone (es. anziani fragili, malati cronici, persone con disabilità fisiche/cognitive).

 

 

Per maggiori informazioni:

Ufficio stampa School of Management del Politecnico di Milano:

www.osservatori.net

Barbara Balabio
Tel.: 02 2399 9578
barbara.balabio@polimi.it 

Stefania Vicentini
sv@dicomunicazione.it
Mob
.: 335 5613180

Piero Orlando
po@dicomunicazione.it
Mob
.: 335 1753472

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